Lungo i Passi di Celestino V

TAPPA NUMERO 11:

Chiesa di S. Pietro Celestino – Isernia

I monaci celestiniani di Isernia furono costretti ad abbandonare il cenobio di S. Spirito, in località ponte dell’Arco, per le pessime condizioni in cui versava e per il fatto che, essendo collocato fuori dal centro abitato, veniva continuamente assalito da bande di ladroni. Essi allora si trasferirono nella città ove fondarono intorno al 1623 un nuovo complesso nelle vicinanze della porta Napoli o “porta da piedi”, a ridosso della cinta muraria, in un sito ove erano due antiche cappelle, una dedicata a S. Michele e l’altra a S. Colombano. Il monastero venne soppresso con le leggi di Giuseppe Bonaparte re di Napoli (1807) e destinato a pubblici uffici, mentre la chiesa dedicata a S. Pietro Celestino restò aperta al culto. Durante il bombardamento del 1943 l’ex monastero venne completamente distrutto, mentre fortunatamente rimase illesa la chiesa. Di recente essa è stata anche consolidata e restaurata. Nella chiesa vi sono due statue del Papa isernino: una è posta sull’altare maggiore, mentre l’altra, molto antica, a mezzo busto, è utilizzata per la tradizionale processione del 19 maggio nella ricorrenza della festività di S. Pietro Celestino, patrono della città d’Isernia.

C’è da ricordare che al momento della soppressione del monastero del 1807, tutti i documenti ivi conservati furono per fortuna trasportati all’archivio dell’Abazia di Montecassino, ove tuttora sono conservati; tra questi vi sono anche quelli provenienti dal monastero di S. Spirito. Sono circa 160 documenti dei quali solo 43 sono stati trascritti e pubblicati dal compianto padre Faustino Avagliano archivista di Montecassino, mentre gli altri attendono di essere studiati per arricchire le nostre conoscenze sui monaci celestini di Isernia.

Testo di Fernando Cefalogli

COME RAGGIUNGERLO
Corso Marcelli, 177, 86170 Isernia IS