Lungo i Passi di Celestino V
TAPPA NUMERO 9:

Sant’Antonino di Campo di Giove

Aveva sicuramente una funzione agro-pastorale il piccolo monastero celestiniano di S. Antonino, situato nel comune di Campo di Giove. Esso si trova a circa 1400 metri di quota, fra il limite superiore delle colture ed i pascoli del versante meridionale del massiccio. E’ citato nella bolla di Gregorio X, pertanto è stato costruito prima del 1274, probabilmente da Pietro da Morrone. Nel 1285 fu ceduto ai Pulsanesi in cambio di S. Pietro di Vallebona (Celidonio G., S. Pietro del Morrone. Celestino V, Pescara 1954, pp. 219-222.).

I ruderi si trovano ai margini di un piccolo pianoro, a breve distanza da una sorgente. Un solo ambiente, di circa 9×13 metri, conserva parte delle mura; tutto il resto bisogna immaginarlo seguendo la linea dei dossi erbosi che disegnano un  grande rettangolo e alcune ripartizioni interne. Da quanto rimane delle mura si può capire che sul lato a monte si aprivano due finestre; un’altra finestra si trova sull’unico tratto ancora in piedi del muro di valle. A pochi metri a valle dei resti di questo edificio giace sul prato un grande architrave a lunetta, sommariamente lavorato, che probabilmente apparteneva alla parte cultuale della grancia.

Il muro di monte presenta invece tre fori trasversali, perfettamente intonacati internamente. Probabilmente la loro funzione era quella di controllare dall’interno le greggi rinchiuse negli stazzi a rete. Spioncini di questo tipo li troviamo in alcune casette pastorali.

Testo di Edoardo Micati

COME RAGGIUNGERLO
67030 Campo di Giove AQ

In auto: Dopo Campo di Giove si prende una strada bianca che raggiunge Macchia di Secina.

A piedi: Dal pianoro nel quale si trova il veccho stazzo si supera una stretta fascia di bosco e si scende verso sinistra per circa 300 metri. Si raggiunge una sorgente con abbeveratoio circolare. Di fronte si trovano i ruderi della grancia.